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Storia

Descrizione e Cenni storici

Piccolo paese posto sulle prime falde del Gran Sasso, arroccato su uno sperone di roccia, compreso tra il fiume Nora e il Cigno. La leggenda dice che la rocca del paese fu fondata nel I sec. a. C. con il nome di Prutum Britto, trasformazione volgare dell'antico Prutum, da qu l'origine probabile del nome. Distrutta nel Medioevo, fu ricostruita dai Franchi nel luogo dove attualmente sorge. I vescovi di Penne, nel XI e XII secolo, ebbero il predominio del borgo. In seguito, nel XV secolo, arrivarono i Cantelmo che successivamente cedettero nel 1588 il paese alla famiglia dei D'Aflitto. Nel XVIII secolo Brittoli passò sotto il controllo dell'amministrazione regia.
Frazioni e Località: San Vito, Boragne, Cerqueglio, Cona, Fonte Moro, Introdacqua, Forcella, Pagliaro Di Tono, Peschiole, Spinaci.

  • Abitanti: 343
  • Altitudine: 779 metri slm

Emergenze Storico-culturali

Chiesa di San Carlo - La chiesa parrocchiale è intitolata a S. Carlo Borromeo, fu fondata nel 1126 ma in seguito a numerosi restauri attualmente ha un aspetto neoclassico. E' inglobata al vicino palazzetto baronale, per cui priva di facciata. 

Cappella di Sant'Antonio - Si tratta della cappella gentilizia privata annessa al Palazzetto baronale. 

Palazzo Pagliaccia - Palazzetto baronale del XVI secolo intorno al quale si stringe l'intero borgo antico. Ha uno stile severo e lineare caratterizzato da elementi architettonici in pietra bianca di tipico stile rinascimentale.  

Chiesetta di Sant'Antonio - Da vedere la piccola chiesetta rurale con la caratteristica facciata rustica in pietra grezza.

Frantoio - Recentemente recuperato grazie all'intervento del comune; l'opificio è visitabile e ripropone l'antica tradizione della produzione dell'olio con l'ausilio degli animali grazie alla macina mossa dalla spinta di muli.

Sorgente - In località Ponte Masciarello è possibile visitare una fonte sorgiva, forse sulfurea, definita nella tradizione locale "sorgente dell'Acqua Puzzolente".

Natura

Piana del Voltigno e Valle d'Angri. La conca carsica del Voltigno, circondata da estese faggete, è un'area di grande interesse floristico e vegetazionale per la presenza di ambienti umidi. Si presenta circondata da estese faggete con alberi vetusti, spesso caduti al suolo, che ricordano le foreste primordiali. La piana è ricoperta da vaste estensioni di pascoli, con presenza di doline e inghiottitoi e di ambienti umidi con torba, ben evidente nell'area che i pastori chiamano "Cespo che balla". La Riserva Naturale Regionale "Voltigno e Valle D'Angri", è stata istituita con L.R. 28 settembre 1989 n. 87, passata nel 1995 alla gestione del Parco Nazionale.

Manifestazioni e Feste

  • 27 febbraio - Festa di San Gabriele dell'Addolorata.
  • 4 e 5 agosto - Festa patronale della Madonna della Neve - La festa si chiama in questo modo in memoria del miracolo di cui si narra nella tradizione orale del paese. Durante la mietitura una nevicata inaspettata e inspiegabile coprì di neve tutti i campi costringendo i contadini a ritirarsi e abbandonare il raccolto; comparve all'improvviso una donna sconosciuta che invece li esortò a tornare nei campi. Questi erano sgombri dalla neve e perfettamente asciutti e il raccolto fu salvo. Si narra che quella donna sconosciuta fosse la Madonna così le venne dedicata una chiesa intitolata proprio alla "Madonna della neve".
  • Agosto - Festa della Montagna - ha luogo presso i rifugi Milione e Pontone; vengono realizzati giochi all'aperto e piatti fedeli alla gastronomia locale.
  • Metà Agosto - Percorso della bontà - Si svolge lungo le strade del centro storico dove vengono allestiti numerosi stand gastronomici che ripropongono cibi e bevande tipici della tradizione locale;
  • Fine Agosto - La nostra festa - in onore dei brittolesi emigranti che si ritrovano nel loro pese natio nelle vacanze estive.

Gastronomia

Piatto tipico: "pallotte cacio e uova", polpette di formaggio e pane raffermo, cucinate in vari modi.
Produzioni tipiche: l'Olio di Oliva e il Formaggio pecorino.